SUSANNA
Taci, vien gente... Il Conte! Oh, me meschina!
(cerca di mascherar Cherubino)
CONTE
(entrando)
Susanna, tu mi sembri
agitata e confusa.
SUSANNA
(turbata)
Signor... io chiedo scusa...
ma, se mai... qui sorpresa...
Per carità, partite.
CONTE
Un momento, e ti lascio.
Odi.
(si mette a sedere sul seggiolone, e prende Susanna per la mano; ella si distacca con forza)
SUSANNA
Non odo nulla.
CONTE
Due parole. Tu sai
che ambasciatore a Londra
il re mi dichiarò; di condur meco
Figaro destinai...
SUSANNA
(timida)
Signor, se osassi...
CONTE
(alzandosi)
Parla, parla, mia cara!
(con tenerezza, e tentando di riprenderle la mano)
E con quel dritto
ch'oggi prendi su me finché tu vivi,
chiedi, imponi, prescrivi.
SUSANNA
(con smania)
Lasciatemi, signor; dritti non prendo:
non ne vo', non ne intendo... Oh, me infelice!
CONTE
Ah, no, Susanna, io ti vo' far felice!
Tu ben sai quanto io t'amo: a te Basilio
tutto già disse.
(come sopra)
Or senti:
se per pochi momenti
meco in giardin, sull'imbrunir del giorno...
Ah, per questo favore io pagherei...
BASILIO
di dentro
È uscito poco fa.
CONTE
Chi parla?
SUSANNA
Oh, dèi!
CONTE
Esci, e alcun non entri.
SUSANNA
(inquietissima)
Ch'io vi lasci qui solo?
BASILIO
(di dentro)
Da madama ei sarà: vado a cercarlo.
CONTE
(addita il seggiolone)
Qui dietro mi porrò.
SUSANNA
Non vi celate.
CONTE
Taci, e cerca ch'ei parta.
SUSANNA
Ohimè! che fate?
(Il Conte vuol nascondersi dietro il seggiolone; Susanna si frappone tra il Paggio e lui. Il Conte la spinge dolcemente. Ella rincula; intanto il Paggio passa davanti al seggiolone, e vi si getta sopra, rannicchiandosi alla meglio. Susanna lo ricopre col vestito che aveva messo sul seggiolone.)
BASILIO
(entrando)
Susanna, il ciel vi salvi; avreste a caso
veduto il Conte?
SUSANNA
E cosa
deve far meco il Conte? Animo, uscite.
BASILIO
Aspettate, sentite:
Figaro di lui cerca.
SUSANNA
(Oh, cielo!)
(a Basilio)
Ei cerca
chi dopo voi più l'odia.
CONTE
(Veggiam come mi serve.)
BASILIO
Io non ho mai nella moral sentito
ch'uno ch'ama la moglie odi il marito.
Per dir che il Conte v'ama...
SUSANNA
(con risentimento)
Sortite, vil ministro
dell'altrui sfrenatezza: io non ho d'uopo
della vostra morale,
del Conte, del suo amor...
BASILIO
Non c'è alcun male.
Ha ciascun i suoi gusti: io mi credea
che preferir doveste per amante,
come fan tutte quante,
un signor liberal, prudente e saggio,
a un giovinastro, a un paggio...
SUSANNA
(con ansietà)
A Cherubino!
BASILIO
A Cherubino, Cherubin d'amore,
ch'oggi, sul far del giorno,
passeggiava qui intorno
per entrar...
SUSANNA
(con forza)
Uom maligno!
Un'impostura è questa!
BASILIO
È un maligno con voi chi ha gli occhi in testa.
E quella canzonetta?
Ditemi in confidenza: io sono amico,
e ad altrui nulla dico:
è per voi, per Madama?
SUSANNA
(mostrando smarrimento)
Chi diavol gliel'ha detto?
BASILIO
A proposito, figlia,
istruitelo meglio: egli la guarda
a tavola sì spesso,
e con tale immodestia,
che se il Conte s'accorge... ehi, su tal punto,
sapete, egli è una bestia.
SUSANNA
Scellerato!
E perché andate voi
tai menzogne spargendo?
BASILIO
Io! che ingiustizia! Quel che compro io vendo.
A quel che tutti dicono
io non aggiungo un pelo.
CONTE
(mostrandosi)
Come! Che dicon tutti?
BASILIO
(Oh, bella!)
SUSANNA
(Oh, cielo!)