La tazza di tè

Devo metterci un pezzo parlato, prima o dopo

o entrambi, perché c'è in tutti i pezzi

in questo non c'è, non mi piace.

Quella mattina mi svegliai, poi guardai

il cappello per le offerte e fra era vuoto

neanche due monete

con cui poter soddisfare la mia sete di caffè.

Ma un attimo dopo, un bambino di circa dieci anni

si fermó davanti a quella strana e vecchia tazza di tè.

con uno zaino sulle spalle, si fermò a guardare

il mio cartello rosso con le scritte arancio, verdi e gialle

mi chiese: "perché sembri così felice?"

ed io risposi che molto semplicemente

usavo i miei sorrisi come delle pile

che azionavano uno strano meccanismo

che annullava il potere raffermo di quel mondo così ostile.

anche oggi vorrà dire che berrò dalla fontana in piazza 25 aprile

pisceró sul retro di un cortile, mangerò due o tre sardine

troverò dentro ad un cassonetto delle banconote

ma saranno solo diecimila lire

la mia coperta per la notte probabilmente qualcuno ruberà

e se va bene circa a mezzanotte

qualcuno fuori da un bar mi picchierà

ma niente in questa vita mi potrà buttare giù

perché niente in questa vita, vale di più

di svegliarsi ogni mattina e poter scegliere

se disegnare la giornata con i pennarelli

oppure in bianco e nero con una matita.

Caro bambino

non so se sei di fretta o se hai ancora qualche istante

per fermarti ad ascoltare

Non importa ciò che hai, o quello che possiedi

importa solo se scegli di vivere la vita da sdraiato,

da seduto oppure in piedi.

Io sono solo un barbone

non voglio e soprattutto non posso

insegnarti nessuna lezione

ma posso assicurarti che

la felicità è come un pavimento di parquet.

Devi imparare a lucidarla, a non macchiarla, a non bruciarla

con altre emozioni che si impegneranno

solo ad insegnarti a cancellarla.

Tu sorridi e pensa alla natura

Tu sorridi e pensa che il sorriso sia la cura.

Tu sorridi e pensa a quanto la tua vita

potrebbe essere più dura.

Tu sorridi e pensa a quanto la felicità sia pura.

Tu sorridi e illumina le cose che

rendono la vita una via più stretta e scura.

Tu sorridi e pensa che senza il sorriso

la tua vita sarà stretta come una cintura

vivrai poco e soprattutto

guardando il tuo mondo da una misera fessura

e sarai circondato da una piccola cinta di mura.

Tu sorridi a testa alta e non aver paura.

non aver paura, no, no

non aver paura, no, no, no.

Quel bambino poi mi sorrise

mi disse grazie e continuò sulla sua strada.

Mi domandai chissà cosa farà

durante la giornata o per il resto della vita.

Lo pensai mentre guardavo quel mio moncherino e le mie 4 dita

afferrai la mia stampella e cercai di alzarmi

ma persi l'equilibrio e finii per riaddormentarmi.

Poi mi svegliai la sera

Notai che vuota era

La bottiglia di barbera.

Senza scarpe, con i calzini bucati, avevo tutti i vestiti bagnati

vicino a me 4 drogati avevano comprato

il fumo anziché l'erba si erano sbagliati.

Davanti a me uno splendido attraversamento pedonale

dall'altra parte mi aspettava sul bancone un bel boccale.

Qualcuno mi aveva lasciato il giusto per pagarlo

E attraversando, guardai il cielo o l'universo per ringraziarlo.

grazie belli!

no... non mi viene in mente niente.